Mese: Ottobre 2017

Singapore

La città di Singapore è sempre stata una meta da visitare durante un viaggio,  ma solo se di passaggio non ho mai pensato di andarci per volerla visitare o volerla vivere in qualche modo particolare. Questa è stata proprio l’occasione per vederla mentre ero di passaggio.

Le aspettative che avevo sono state superate abbondantemente, la città mi è piaciuta un sacco! È stato bello vedere quanto sia pulita e quanto sia ben organizzata è proprio un’isola felice piena di luci colori e palazzi mozzafiato!Ci sono parchi di un verde rigoglioso da fare invidia alle foreste tropicali, pieni di fiori coloratissimi che vogliono a tutti costi farsi guardare.

L’architettura è stata studiata nel minimo dettaglio ed i palazzi più eleganti fanno bella mostra di sé intorno alla baia e durante la serata si accendono di luci coloratissime che giocano con gli zampilli d’acqua a tempo di musica. Anche i 18 alberi artificiali della Bay South Garden, alti fino a 50 mt, che sembrano usciti dal film Avatar, si divertono a giocare con le luci fluorescenti danzando a tempo di musica creando uno spettacolo indimenticabile.

Non è solo questa la città ma è anche tantissimo street food nei vari quartieri in particolare quello di Chinatown che ha una via completamente dedicata al cibo di strada con un sacco di baracchine, posizionate al centro della via, che non vengono mai rimosse ma sono diventate l’attrazione principale di quel quartiere. Mangiare in quella strada è una vera e propria esperienza da fare a Singapore, si possono scegliere tutti i tipi di cibo tipico cinese e assaporarlo seduti ai tavoli posizionati alla meno peggio nei posti disponibili, lasciando uno stretto passaggio per il flusso di persone alla ricerca del piatto migliore da scegliere o semplicemente per curiosare ed annusare i profumi del cibo proveniente da quelle cucine.

Una città che carica di energia positiva e di voglia di vederne le bellezze di ogni suo angolo soprattutto quelli più nascosti.

Around Bali

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Sono tornato dopo un anno nelle spiagge di Bali e rivederle è stata una emozione speciale.

La prima tappa era a sud di Bali dieci giorni nella zona di Uluwatu. Ripercorrendo quelle strade mi sono sentito subito a casa in ogni momento sapevo dove stavo andando.Ritornare in quel paradiso mi ha riempito di gioia e un piacere immenso ha percorso il mio corpo di brividi. Sono subito tornato nella spiaggia di Dreamland, che ha lasciato in me una memoria speciale, l’ultima onda surfata lo scorso anno. Ricordo ancora quel take off ed la breve surfata in parete…niente di strabiliante, ma per me quel take off è stato anche il più bello di tutta la vacanza ed eccolo che è arrivato proprio in quell’ultima onda. Me ne sono andato con quel meraviglioso ricordo impresso nella mente e già in me era scoppiato il desiderio di tornare al più presto.

Avevo deciso di rimanere a Bali più di un mese e per questo era necessario acquistare la tavola che mi avrebbe accompagnato tutto quel tempo. La cosa da decidere era che tipo di tavola devo comprare…. misure volume shape… ho deciso di osare un pochino e prendere una tavola che fosse impegnativa per le mie capacità ma sarebbe stato il motivo per impegnarmi a migliorare. Trovata la tavola 6.1 da 33 lt con uno shape di quelli che ti fanno sentire un surfista, era arrivato il momento di mettersi in gioco ed affrontare le onde. Dreamland era immensa grossissimi close out, impossibili da gestire per me ma nessun problema andiamo a farsi frullare…e così è stato, più che una surfata è stata una centrifugata, ma anche questo è il prezzo da pagare per imparare a conoscere le onde. Ho surfato in tutte le altre spiagge, Padang Padang, Blangan, Bingin, Impossible, ma l’unica che non ho voluto affrontare è Uluwatu, li il rischio di farsi molto male è elevato,  per il reef che non lascia possibilità di errore… è il mio viaggio e lo voglio continuare senza cicatrici…

Quando sei a Bali una visita ad Ubud non può mancare e visto che lo scorso anno, l’avevo saltata mi sono convinto ad andare a vedere che posto fosse!! Da Uluwatu via verso Ubud… risultato, ho fatto la scelta giusta lo scorso anno, non ho trovato nulla di così interessante da vedere o da vivere in quel luogo, così finto e commerciale.

Tappa successiva è stata l’isola di Lombok rinomata per le spiagge il trekking sul vulcano e le bellissime spiagge. Ma la cosa che mi interessava di più era riuscire a surfare in quegli spot così tanto gettonati Gerupuk, Mawi e Desert Point. Ho surfato solo a Mawi, una bella onda consistente e non troppo difficile, immersa in una meravigliosa baia circondata da verdi collinette e dei massi di roccia che escono prepotenti dal mare.

Una tappa alle isole Gili non può certo mancare e le spiagge bianche di Gili Air mi hanno veramente conquistato Una visita quando ci si trova a Bali deve essere programmata, ne vale la pena.

Canggu era il posto da tenere come ultima tappa dove rimanere più tempo, ed è li che mi sono divertito a surfare tutti i giorni nelle spiagge di Berawa, Batu Bolong (Old Mans) ed Eco Beach. Ma spostandomi un pochino, qualche uscita l’ho fatta nella spiaggia di Kedungun.

Prima della partenza verso la destinazione successiva ho deciso di provare a surfare a Medewi una spiaggia a due ore di moto da Canggu che sicuramente ne vale la pena di vedere e sopratutto surfare per la meravigliosa ed infinita sinistra, che quando è bella la puoi surfare per 500mt.

Alla fine Bali rimane sempre una tappa per il surf immensamente bella, peccato che in questa occasione abbia un pò tradito le mie aspettative, forse troppo alte, e lo lascio con in bocca un sapore dolce amaro….

Sicuramente mi rivedrà e speriamo che la prossima volta,  lasciandola quel sapore sia solo dolce.

Medewi

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Medewi 

La spiaggia con un’onda lunghissima…

Effettivamente è così quando ci sono le condizioni l’onda è lunga anche fino a 500 mt surfate da sballo.

Se invece le condizioni non sono delle migliori l’onda si divide in tre picchi, il primo più al largo con un’onda facile ma molto consistente, il secondo con onde che arrivano a tubare, sono li tutti i locals, e per finire l’ultima adatta anche a chi vuole iniziare…

Insomma questo spot detto The Point è polivalente e per me è stato proprio divertente surfare quelle onde.

Non c’è stata la mareggiata che avrei desiderato ma mi ha chiarito bene quale sia la qualità di questo spot. Ce ne sono altri nei paraggi con degli shore break consistenti, con belle barre molto veloci ma il take of deve essere fatto direttamente in parete, non sono ancora per me….

Oltre al mare spettacolare è stato bello vivere a casa di Muklis, per il tipo di approccio molto amichevole e soprattuto per la fiducia che loro danno a tutti gli ospiti della loro casa.. Muklis è nato e crescito con il surf ed è arrivato a fare competizioni internazionali supportato da sponsor come Quicksilver o Volcom. Attualmente non compete più nelle gare internazionali ma solo in qualche gara in zona se ci sono le condizione che lui predilige, onde grosse che tubano…

Medewi è proprio da vedere e le sue onde surfate…